Tra “buongiorno“ o “buon giorno” non c’è praticamente alcuna differenza nella lingua parlata, per questo la questione passa spesso in secondo piano e viene trascurata.
Ma quando ci si ritrova a dover scrivere un messaggio, una email o una lettera, allora in molti vengono colti da questo dubbio apparentemente molto semplice.
Soprattutto se si tratta di comunicazioni importanti nelle quali sarebbe preferibile non commettere errori e sbagliare proprio la prima parola non è certamente auspicabile.
Cerchiamo di capire allora, tra buongiorno o buon giorno, qual è la versione da preferire e per quale motivo.
Buongiorno o buon giorno, entrambe corrette ma attenzione
Ti sarà capitato sicuramente di vedere almeno una volta entrambe le forme. In realtà, non c’è un’alternativa completamente corretta ed una totalmente errata, è importante fare delle precisazioni.
Innanzitutto, la regola cambia a seconda che lo si intenda come forma di saluto o come sostantivo.
Vediamo cosa accade quando si intende il saluto
Nel caso di interiezione, ossia di saluto, si possono adottare entrambe le forme scritte.
Buon giorno (forma analitica) e buongiorno (forma univerbata) non sono infatti errori.
Tuttavia, per ragioni meramente estetiche la tendenza parrebbe preferire la forma univerbata, cioè “buongiorno“, soprattutto nelle comunicazioni formali.
Ecco qualche esempio:
- Buon giorno mamma, ci vediamo a pranzo come avevamo stabilito ieri.
- Buongiorno Professoressa, le invio il modulo firmato dai miei genitori.
Buongiorno come sostantivo
Ma cosa accade quando si utilizza il termine “buongiorno” come sostantivo? In questo caso la sola forma corretta è quella univerbata, ossia senza spazi.
Facciamo qualche esempio di frasi in cui “buongiorno” assume valore di sostantivo:
- Il buongiorno si vede dal mattino.
- Quando ci incontriamo sono sempre io a darle il buongiorno, lei è molto timida.
Per completezza ti segnaliamo che quanto detto fino ad ora vale anche per buonasera o buona sera e buonanotte o buona notte.
2 commenti
Pingback Bentornato o ben tornato: come scriverlo correttamente
Pingback Da capo o daccapo: scopriamo insieme come si scrive