M’illumino d’immenso: il significato di Mattina di Ungaretti

M’illumino d’immenso. Delle semplici parole ma che tutti prima o poi nella vita ci troviamo a leggere ed a studiare.

Devi sapere, infatti, che questa frase rappresenta una poesia di un famosissimo poeta italiano: Giuseppe Ungaretti.

Ungaretti è uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo e ci ha lasciato un patrimonio culturale davvero immenso. In tutto questo c’è anche la poesia “Mattina” il cui testo è proprio racchiuso nella frase prima citata.

Ma qual è il significato di questa poesia? E perché è così importante per la letteratura italiana? Scopriamolo insieme proprio come abbiamo fatto per tante altre poesie. Tra le tante possiamo citare, ad esempio, la meravigliosa Ossi di seppia di Eugenio Montale.

M’illumino d’immenso: tutto quello che c’è da sapere

La poesia “Mattina” fu scritta in una fredda mattinata del 26 gennaio del lontano 1917.

Già dall’anno si può intuire come il periodo storico fosse molto particolare a causa della Prima Guerra Mondiale ancora in atto.

Andiamo ad approfondire questa poesia scoprendo, così, anche una corrente poetica davvero affascinante del tempo.

Qual è il significato di M’illumino d’immenso?

Nonostante le parole della poesia siano in sintesi solamente quattro, bisogna ammettere che capire il vero significato di tutto ciò non è così immediato e scontato come si può credere.

In queste quattro parole, infatti, vi sono una miriadi di concetti che meritano davvero un’attenta analisi.

Andando a fare la parafrasi della poesia ci troviamo di fronte al fatto che le prime luci del mattino diano immediatamente la sensazione di immensità e di come il creato sia infinito ed evochi un’incredibile gioia.

Il poeta, quindi, osserva il sole nascere e riflettersi sulla neve ancora bianca sull’erba e si sente parte dell’immenso cosmo.

Qual è lo stile e la struttura di M’illumino d’immenso?

Per comprendere ancora meglio il vero significato della poesia occorre analizzarla anche dal punto di vista strutturale.

M’illumino

d’immenso

Due versi brevissimi ma che hanno un’infinita tecnica poetica al loro interno.

Innanzitutto si può notare la costante presenza delle lettere L ed M che danno un’immediato senso si rilassatezza ed anche un richiamo alle prime sillabe che un neonato impara nei primi mesi di vita durante la lallazione.

Importante, poi, l’uso della sinestesia. Luminosità ed immensità vengono percepite in modo diverso, ma in questa poesia vengono usate in modo saggio nella stessa frase.

La struttura estremamente breve rispecchia in tutto e per tutto lo stile di Ungaretti, vero capo della corrente dell’Ermetismo in cui non è concesso nessun fronzolo e tutto deve essere espresso con la massima semplicità, ma pur sempre con un contenuto ricco.

Pensa che, all’inizio, i versi della poesia “Mattina” erano cinque. Ungaretti, poi, scelse di eliminarne ben tre per lasciare la poesia così come la conosciamo oggi.

Una poesia breve ma intensa in cui Ungaretti è riuscito ad esprimere appieno quel senso di gioia esplosiva nel vedere un nuovo giorno nascere e nel vedere che la luce dopo il buio è possibile.

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