Vi ricordate che qualche tempo fa abbiamo visto il modo corretto di scrivere il plurale di coscia? In quell’articolo e in un altro avevamo spiegato la trasformazione al plurale di parole che finiscono in scia. Ebbene, non dovreste avere nessun dubbio quindi. Tra striscie o strisce dovete scegliere la seconda formula.
La regola è questa: i nomi femminili al singolare che finisco in -scia, la plurale finiscono in -sce.
Striscie o strisce e altri casi dove si sbaglia
- Striscia diventa strisce
- Angoscia diventa angosce
- Ascia diventa asce
- Biscia diventa bisce
- Fascia diventa fasce
- Coscia diventa cosce.
Solo nel caso di un plurale femminile con i accentata (scìa) si ha un plurale in -scie. I casi sono veramente pochissimi, se avete dubbi controllate sempre il vocabolario.
Frasi esempio con strisce
- La bandiera americana è composta da stelle e strisce.
- Le strisce pedonali fanno parte della segnaletica orizzontale
- Non bisogna mai attraversare fuori dalle strisce pedonali.
- Quel vestito a strisce bianche e nere la fa sembrare proprio una zebra!
Striscie o strisce: parole e testi poetici
Ricordate che tra striscie o strisce si deve scegliere la seconda forma. Come sempre, possono capitare testi poetici, non moderni o dialettali con la forma distorta. Ricordate che in letteratura si opera nella comprensione e spiegazione di un testo attraverso la parafrasi.
Una sorta di traduzione o meglio: una trasformazione o esposizione a parole proprie di un testo spigandolo a parole proprie, mantenendone la riconoscibilità e l’assonanza con l’originale.
Nella notte scrosciò, venne dirotta
La Notte, Primi Poemetti (1907). Giovanni Pascoli
la pioggia, a striscie stridule infinite;
e il tuono rotolò da grotta a grotta.
Un commento
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