Tanti animali hanno un aspetto simile, soprattutto quelli appartenenti alla famiglia degli equidi, tra cui figurano il cavallo, la zebra, l’asino, il mulo ed il bardotto.
Eppure, se il cavallo e la zebra sono facilmente distinguibili quantomeno grazie al manto, scovare la differenza tra un asino, un mulo e un bardotto può mettere alla prova la capacità di osservazione dei più arguti.
Vediamo insieme cosa differenzia questi tre animali.
Come riconoscere un asino
L’asino è un animale che non proviene da incroci e che, dunque, è il frutto dell’unione tra altri due asini.
Si tratta di un animale fecondo, con una vita media tra i venticinque e i trenta anni.
Il suo impiego prevede soprattutto il trasporto di merci e persone, ma si tratta di un animale che produce prodotti commestibili, tra cui l’apprezzatissimo latte, e la cui carne stessa può figurare nell’alimentazione umana.
Come riconoscere un mulo
Il mulo, invece, è frutto dell’incrocio tra una giumenta (un cavallo femmina) ed un asino.
Abbiamo qui un animale sterile nella maggior parte dei casi, che in media vive tra i venti ed i trenta anni.
Anche i muli, a causa della loro grande forza fisica e sopportazione, sono stati a lungo utilizzati per il trasporto merci, e soprattutto dagli Alpini, per i quali trasportavano armi, tende, viveri e munizioni.
Nel 1993, tuttavia, questo impiego dei muli è cessato, ed essi sono stati coinvolti in esperimenti di ippoterapia.
Come riconoscere un bardotto
Anche il bardotto è un incrocio, specificatamente tra un cavallo maschio ed una femmina di asino.
Anche il bardotto è solo occasionalmente fertile, ed è il più longevo dei tre in quanto può vivere fino a cinquanta anni.
Come il mulo, il bardotto è stato a lungo usato come animale da trasporto, ma il suo allevamento è considerato meno conveniente in quanto incrocio piuttosto difficile da ottenere e riprodurre.
Insomma, sotto l’apparente somiglianza si celano profonde diversità tra i tre animali.