Ecco a voi un nuovo indovinello di lessico e grammatica, una parola usata tutti i giorni che riassume in sé tantissime regole grammaticali. Tra Gocce e Goccie qual è la forma corretta?
E’ il plurale di goccia e presenta questo tranello, due C che vengono rimarcate nella pronuncia portando alla scrittura sbagliata.
- Il plurale di goccia è gocce senza la i.
Le parole che presentano il finale con doccia G portano allo stesso errore. Spiaggia al plurale è spiagge senza la i. Altri esempi simili di parole: doccia-docce, pioggia-piogge.
Gocce o Goccie, ecco alcune frasi con la forma corretta
Di seguito alcune frasi esempio con la parola trattata in questo articolo.
- Singolare – Volevo osservare con il microscopio una piccola goccia d’acqua. (Dentro un laboratorio di scienze)
- Plurale – Poche gocce di limone rendono lucido l’acciaio. (A casa durante le pulizia domestiche)
- Singolare con figurativo – Quella battuta fuori posto fu la goccia che fece traboccare il vaso (in una chiacchierata si conclude con un modo di dire famoso)
- Plurale con figurativo – Sono così identici che sembravano due gocce d’acqua. (la stessa cosa al plurale con un altro modo di dire famoso).
Concludiamo questo secondo paragrafo con un proverbio di origine latina:
Gutta Cavat Lapidem = la goccia scava la pietra. Molto simile il detto “goccia dopo goccia”, si riferiscono entrambi alla costanza, la pietra è metafora degli ostacoli impossibili da superare se non con la pazienza e la perseveranza.
Gocce o goccie? Ci aiuta l’Accademia della Crusca
Il dubbio tra Gocce e Goccie viene fugato dall’Accademia della Crusca con un articolo dedicato ai plurali difficili della lingua italiana e un elenco lunghissimo di esempi.
Le regole che riporta sono tante, quelle che ci interessano per la parola analizzata sono le seguenti.
- Quando in una parola singolare, la C e la G sono precedute da una vocale, la I viene tenuta nella forma plurale. Ad esempio ciliegia – ciliegie.
- Quando nella parola singolare, la C e la G sono precedute da una consonante, la I decade. Succede nella parola arancia-arance, bilancia-bilance, la lancia – le lance, la frangia – le frange.
Nel nostro caso troviamo due C, la prima viene considerata la consonante che fa decadere la I nel plurale.
- Go-c-cia che diventa Go-c-ce
La regola vale anche con le G doppie, la i decade nel plurale.
- Pio-g-gia che diventa pio-g-ge