Se dovessimo fare una lista degli errori più comuni commessi nell’uso della lingua italiana, quello commesso tra apparte o a parte sarebbe sicuramente tra le prime cinque posizioni, insieme ad esempio a affianco o a fianco.
Capita davvero spesso di vedere scritta erroneamente questa parola, tanto da chiedersi addirittura come si scrive.
Sapete quelli errori talmente tanto diffusi che ad un certo punto ti mettono il dubbio di essere tu a sbagliare?
Ma dove sta la verità? Come si scrive apparte o a parte? Andiamo ad analizzare meglio queste parole.
Apparte o a parte: qual è la forma corretta?
Capita molto spesso che, la pronuncia di una parola vada ad influirne, poi, anche la scrittura.
Il caso apparte-a parte è sicuramente un chiaro esempio di come non sia corretto affidarsi solo ed unicamente alla lingua parlata.
Apparte o a parte: la regola
Partiamo subito con il dire la forma corretta è “a parte“.
Questa locuzione è formata da:
- a (preposizione semplice)
- parte (sostantivo)
Il raddoppiamento della p, e quindi la successiva unione delle due parole, è concessa solo ed unicamente nella lingua parlata in quanto è un raddoppiamento fonosintattico spontaneo.
Ecco quindi che, scrivere apparte tutto unito è un errore di entità abbastanza importante da cercare di evitare.
Sono davvero molti gli errori simili che portano ad un raddoppiamento della consonante della seconda parola ma, con un pò di attenzione e riflessione, possono essere tranquillamente evitati.
Vediamo qualche esempio di uso comune della locuzione a parte:
- Questo discorso è una cosa a parte.
- Hai preso altri vestiti a parte questo?
- A parte gli scherzi, sono stato veramente bene.
- A parte il fatto che io non centro nulla con tutto questo.
Come è ben visibile da questi esempi, la forma corretta è senza ombra di dubbio quella distaccata, ovvero “a parte”.