Affianco o a fianco come si scrive

Affianco o a fianco: come si scrive?

La lingua italiana è piena di questioni grammaticali insidiose, soprattutto per chi scrive. Un dubbio molto comune è: si scrive affianco o a fianco? Cerchiamo di fare chiarezza.

Le due forme non sono l’una sbagliata e l’altra corretta, poiché sono due termini con un valore grammaticale diverso. “Affianco“, infatti, è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo “affiancare” (sorreggere, disporre a fianco, sostenere) mentre “a fianco” è una locuzione preposizionale, formata dalla preposizione semplice “a” e dal sostantivo “fianco“.

Chiaramente entrambe le forme afferiscono alla stessa sfera di significato ed esprimono il concetto della vicinanza, ma hanno due funzioni grammaticali diverse. Quindi, per distinguerle, occorre distinguere il valore attribuito all’una o all’altra forma.

Affianco o a fianco: l’errore

Ricapitolando, per evitare di commettere errori di ortografia e usare “affianco” al posto della locuzione preposizionale “a fianco”, quindi con il significato di “vicino a”, è opportuno conoscere la funzione del verbo e della locuzione.

  • Se intendiamo concordare la forma “affianco” ad un soggetto, quindi usarla come verbo in frasi come “sto affiancando il collega in un progetto“, dobbiamo utilizzare la forma unita.
  • Di conseguenza, “a fianco” va usato in forma disgiunta quando dobbiamo esprimere il significato di “vicino a, accanto a.

Affianco o a fianco: altri esempi

L’Accademia della Crusca, per fugare ogni dubbio, propone un elenco di parole che devono essere sempre scritte separate, quelle che vanno scritte unite e quelle che, definite come “forme rare”, si possono trovare nella formula unita, seppur, di norma, scritte separate. Ecco qualche esempio.

  • Parole o espressioni che devono essere scritte sempre separate: a fianco, tutt’altro, tutt’e due, tutt’oggi, tutt’uno, all’incirca, d’accordo, d’altronde; parole o espressioni scritte, in italiano, in forma unita: almeno, ancorché, apposta, ebbene, eppure, nonché, invano, quassù, sebbene, soprattutto, sottosopra, perfino.
  • Parole comunemente accettate in forma separata che possono trovarsi, come forme rare o , in alcuni casi, arcaiche, anche in versione unita: affianco, daltronde, daccordo, pocanzi, tuttaltro, tuttoggi.

Circa Andrea Del Gaudio

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