Tutt’uno o tuttuno: come si scrive? Questo è il grande dilemma.
Quante volte ci troviamo in difficoltà mentre scriviamo e ci sorgono mille dubbi per la paura di sbagliare. Andrà l’apostrofo? Si scrive tutto attaccato o no?
Non ti preoccupare, sono dubbi del tutto normali. Basti pensare anche al classico tutt’ora o tuttora che mette sempre in crisi milioni di italiani e non.
Se hai la paura di sbagliare e vuoi capire una volta per tutte qual’è la forma corretta da usare sei capitato proprio nel posto giusto.
Andiamo a scoprire insieme cosa dice la grammatica italiana al riguardo.
Tutt’uno o tuttuno: la regola grammaticale
Ebbene si, c’è sempre quel momento in cui entri in crisi e non sai più se far bene o male a mettere quel benedetto apostrofo.
In questi casi, sapere le regole basilari della grammatica italiana diventa di vitale importanza.
Parlando di questo caso specifico, ovvero tutt’uno o tuttuno, ecco che entra in campo l’elisione.
Infatti, la forma corretta è quella di tutt’uno ed ora andremo a capire il perchè.
Tutt’uno è formato da due parole: tutto ed uno.
Sono due paroline che terminano ed iniziano rispettivamente con una vocale.
Nella lingua italiana, quando una vocale finale è seguita da un’altra vocale ecco che va a cadere per lasciare il posto all’apostrofo.
Come puoi vedere, sapere questa semplice regola grammaticale ti può salvare in tantissimi casi e far scrivere correttamente ogni singola parola.
Non è poi così complicato vero?
Tutt’uno o tuttuno: qualche esempio
Prima di lasciarti vogliamo farti qualche semplice esempio pratico così da memorizzare e comprendere ancora meglio quello che abbiamo appena imparato insieme:
- Io con la mia migliore amica siamo ormai un tutt’uno.
- Ogni giocatore deve diventare un tutt’uno con gli altri componenti della sua squadra.
- Abbiamo un amore così grande che ormai siamo davvero un tutt’uno.