Si scrive perchè o perché

Si scrive perchè o perché?

Anche i parlanti nativi di una data lingua spesso cadono in errori banali ed evitabili dovuti al cattivo conoscimento della lingua stessa.

Un errore estremamente comune, soprattutto quando si scrive con carta e penna e non subentra la correzione di alcun dispositivo automatico, ha a che vedere con l’accentazione di alcune parole.

Questo errore è riconducibile non solo al fatto di non conoscere la differenza tra l’accento acuto e quello grave nella lingua italiana, ma anche al fatto che, molto spesso, a seconda della nostra collocazione geografica nella penisola, pronunciamo in maniera errata la parola incriminata.

Differenza tra accento grave ed acuto: perchè o perché?

La differenza tra l’accento grave (di seguito sulla “e”) “è” e quello acuto “é” influenza nella pronuncia l’apertura della vocale, che viene emessa come aperta nel primo caso e chiusa nel secondo.

Sono tuttavia in pochi a conoscere la differenza effettiva tra gli accenti e la loro influenza sulla pronuncia, essendo molto spesso considerati solo ed unicamente come dei segni grafici senza alcun valore, tra di loro interscambiabili senza conseguenze.

La funzione degli accenti viene apprezzata e riconosciuta soprattutto da persone che conoscono anche altre lingue, come ad esempio lo spagnolo ed il francese, dove l’utilizzo di un accento piuttosto che di un altro può cambiare drasticamente il significato della parola.

Cosa comporta questo errore?

Un simile errore viene commesso soprattutto con parole di uso comune, come con l’avverbio interrogativo “perché”, che per essere scritto in maniera graficamente corretta richiede l’accento acuto sulla “e” di fine parola.

Ne consegue che la pronuncia corretta della parola prevede la “e” chiusa sul finale, piuttosto che quella aperta se l’accentazione fosse grave.

Questo è un tipo di errore assolutamente frequente e non è considerato un’aberrazione allo scritto in quanto, come già detto, le regole di accentazione non sono conosciute dai più, ma è di certo considerabile indice di una più o meno corretta ed approfondita conoscenza della lingua italiana.

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