Menomale o meno male, secondo voi, come si scrive? Ci troviamo di fronte ad un nuovo dilemma della lingua italiana.
Questa volta è creato dall’unione di due parole che da sole hanno un significato autonomo. I dizionari riportano entrambe le forme corrette.
Menomale o meno male: qualche esempio di frase
Menomale è una parola corretta, scritta da sola o in una frase di senso compiuto ha questo significato: per fortuna, fortunatamente. Può sostituire la parola finalmente o altri avverbi o esclamazioni, vedremo dopo qualche esempio.
Meno male si può scrivere, anche con lo stesso significato ma viene ritenuta una forma arcaica. Nel Web la ritroviamo in molti titoli e frasi, a livello grafico rende di più la forma attaccata.
Esempio:
Ha smesso di piovere?
Sì
Menomale!
Oppure:
Menomale che il treno è sempre puntuale altrimenti non arriverei mai in orario.
Che cos’è l’interiezione
Abbiamo visto che menomale o meno male sono entrambe corrette, quando però è esclamativa a livello grafico è più incisiva la forma unica.
Menomale!
Oppure
Menomale…
In questo caso, stiamo usando un’interiezione o esclamazione. Questi due termini, in grammatica indicano la parte del discorso con un finale o una parte concisa e emotiva. Il punto esclamativo, ci aiuta a riconoscerle.
- Quando parla l’insegnate dovete stare zitti, è una questione di rispetto e buona educazione.
- Zitti!
Oppure
- Shhh, silenzio!
- Menomale che sei arrivato!
- Sei arrivato puntuale, menomale…
Meno male, quando si può usare?
Non esiste una regola precisa ma la grafica e il significato un po’ aiuta. Per una frase molto concisa ed esclamativa, un unica parola si associa meglio con il suono ad un’emozione decisa o decisiva.
Con meno male si sottolinea quella che è la realtà, un male che c’è ma è sopportabile, che non è tanto, che non è così tanto da provocare situazioni estreme. Questo è il significato profondo e contestuale di meno male.
E’ la presenza di questa prima parte meno- a conferire questo significato. Nei dizionari italiani, meno- (considerate sempre il trattino) indica il primo elemento di molte parole come menomazione o menomato, menopausa, menisco, eccetera.
Da solo, meno è un avverbio che indica minore quantità, misura, intensità o altre qualità. Accanto ad altre parole, attaccate o staccate, meno acquisisce un significato peggiorativo o diminutivo.