Complemento oggetto

Il complemento oggetto: impariamo a riconoscerlo

Nello studio dell’analisi logica, uno degli elementi che si incontra spesso e che quindi va studiato con attenzione, è il complemento oggetto.

Si tratta di un elemento variabile, ossia non indispensabile affinché la frase abbia un senso compiuto, come invece accade per il verbo ed il soggetto.

Tuttavia, nell’esperienza pratica, dunque nella lingua sia scritta che parlata, di solito si utilizzano proposizioni o periodi più complessi che quasi sempre prevedono un complemento oggetto.

Come individuare il complemento oggetto?

Questo complemento si chiama così perché identifica appunto l’oggetto o la persona su cui ricade l’azione espressa da un verbo transitivo attivo.

Un aspetto a cui dobbiamo prestare attenzione per individuarlo è l’assenza di preposizioni tra il verbo ed il complemento.

Il complemento in questione, infatti, è un complemento diretto, questo significa che si lega direttamente al verbo senza l’ausilio di una preposizione semplice o complessa, come invece accade per altri complementi.

Generalmente, come abbiamo visto quando abbiamo parlato dei complementi, uno dei modi più veloci ed efficaci per identificare la tipologia che stiamo analizzando, consiste nel chiederci: “a quale domanda risponde?”.

Il complemento oggetto risponde alle domande “chi? che cosa?“.

Facciamo qualche esempio

In generale, un metodo che funziona per tutti per capire fino in fondo l’analisi logica, consiste nel rendere reale e tangibile le nozioni apprese, servendosi degli esempi.

Facciamone qualcuno per comprendere il ruolo di questo complemento.

  • Luigi mangia una mela. Luigi (soggetto) mangia (predicato verbale) che cosa? Una mela (complemento oggetto).
  • Anna guarda Andrea. Anna (soggetto) guarda (predicato verbale) chi? Andrea (complemento oggetto).

Il complemento oggetto partitivo

Una leggera variante è costituita dal complemento oggetto partitivo, ossia quel complemento oggetto preceduto da un articolo partitivo utilizzato in funzione di “un po’ di”, “alcuni”.

Esempio:

  • Potresti comprare del pane? Tu (soggetto sottinteso) potresti comprare (predicato verbale) che cosa? Del pane (complemento oggetto partitivo).

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