Riassunto Il Sabato del Villaggio - Giacomo Leopardi

Riassunto Il Sabato del Villaggio – Giacomo Leopardi

Ecco il riassunto del componimento Il sabato del Villaggio di Giacomo Leopardi

Il sabato del villaggio di Leopardi viene composto nel mese di settembre del 1829 e pubblicata nei Canti (altra raccolta dopo le Operette Morali) del 1831. Il componimento è una canzone libera in endecasillabi e settenari, raggruppati in quattro strofe di lunghezza differente.

Il testo si tratta di un idillio, tipica forma poetica della tradizione classica che in particolare si ispira al poeta greco Mosco. L’idillio in generale è un quadretto naturalistico che Leopardi poi modifica personalmente infatti l’idillio leopardiano si compone di:

  • Descrizione
  • Quadretto naturalistico
  • Riflessione

Riassunto Il Sabato del Villaggio – Giacomo Leopardi

Il componimento si può suddividere in:

PRIMA PARTE (vv 1-37, descrizione): viene descritta una scena di vita quotidiana in un paese e viene fornita una presentazione dei personaggi: donzelletta, vecchierella, zappatore. Sono semplici e comuni persone che non hanno la cultura per poter intuire certi atteggiamenti osservati da Leopardi; sono persone comuni che non badano e non capiscono qualcosa di così profondo.

Ci troviamo nell’atmosfera serale di un sabato primaverile, quando gli abitanti si preparano al giorno di festa. La descrizione si concentra su alcune figure: innanzitutto, la “donzelletta“(il sabato è la metafora della giovinezza come la donzelletta è metafora della giovinezza) che porta in mano un mazzo di rose e viole che adopererà per adornarsi nel giorno di festa, e rappresenta una figura ideale della giovinezza ma anche del lavoro nei campi.

C’è poi la “vecchierella” per la quale il giorno festivo è l’occasione di ricordare altre domeniche, quando era giovane e bella. La sua figura è perciò proiettata al passato e l’attesa del giorno di festa per lei allude alla fine della vita.

I “fanciulli”, che giocano facendo “un lieto rumore”, rappresentano invece l’infanzia lieta e spensierata. Infine troviamo i lavoratori, il contadino e falegname, cui Leopardi dedica alcune parole sulle loro mansioni e sul desiderio di attendere con ansia il giorno di festa che porterà solo gioia e serenità.

Possiamo perciò concludere che il sentimento prevalente della prima parte è la malinconia nel ricordo da parte della vecchierella della gioventù. Riconosciamo perciò un senso di ciclicità della vita causato dalla Natura matrigna.

SECONDA PARTE (vv. 38-51, riflessione) il poeta riflette sulla vanità dell’attesa della festa: il piacere, che ognuno degli abitanti si aspetta, non giungerà mai, ma permarranno la noia e la tristezza dell’esistenza umana.

La riflessione si estende poi anche alla vita: la giovinezza è un periodo felice, perché si attende con ansia e gioia l’entrata nell’età adulta, come quando il sabato ci si prepara per il giorno di festa; tuttavia il passaggio di età non porterà gioia, ma si rivelerà doloroso, ma soprattutto ricco di ripensamenti come quelli che compie la vecchierella.

La poesia si conclude allora con un invito esplicito al “garzoncello” (simbolo dell’ingenuità umana e dell’inconsapevolezza di ogni fanciullo) a non desiderare di affrettare la crescita nell’ansia di diventare adulto.

Analisi Il Sabato del Villaggio – Giacomo Leopardi

Nel componimento sono presenti numerosi elementi visivi e sonori che rimandano all‘ambiente della campagna, quello dei piccoli borghi ed in generale gli elementi naturalistici come i colori, il sereno, il colore dei fiori (rose, viole), ombre, rumore dei ragazzi, il picchiare del falegname, fascio dell’erba, la sera, la notte e la luna (importante interlocutore per Leopardi con la quale confessa il suo stato d’animo).

N.B. Per gli altri componimenti e riassunti riguardo l’autore Giacomo Leopardi, clicca qui.

Circa Giovan Giuseppe Ferrandino

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *