Riassunto La Tregua
Riassunto La Tregua

Riassunto La Tregua – Primo Levi

Un altro libro che consiglio a tutti di leggere appartiene ancora a Primo Levi; questa volta si tratta de La Tregua di cui vi offriamo un breve riassunto dal quale potrete intuire la trama. Dopo il riassunto Se questo è un uomo, quest’altra opera è stata premiata più volte con numerosi riconoscimenti letterari.

Riassunto La Tregua
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Titolo: La tregua

Autore: Primo Levi

Editore: Einaudi

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Riassunto La Tregua – Primo Levi

Primi giorni di gennaio 1945 ormai la supremazia di Hitler e del nazismo nel mondo stavano per finire. Oramai i russi cominciarono a spingersi verso i campi di concentramento per liberare i pochi essere umani vivi. Anche a nell’altro lager, quello di Buna Monowitz dov’era Primo Levi, uno dei pochi sopravvissuti. Nell’infermeria del Lager erano rimasti in ottocento, ma cinquecento di questi morirono di fame o di freddo prima che i russi arrivassero. Al campo di Buna-Monowitzm, la prima pattuglia arrivò il 27 gennaio 1945; Primo Levi e uno dei suoi amici, Charles, furono i primi a vederli durante uno dei momenti più cruenti: il trasporto del cadavere del compagno Somogyi nella fossa comune.

Durante i primi giorni la confusione era molta e i prigionieri vennero smistati in vari campi di raccolta; qui Levi conobbe molti amici, ma fra loro ne racconta uno in particolare: Nahum un ebreo proveniente da Salonicco. Era un uomo di mezza età che era sopravvissuto in varie guerre; l’incontro con il greco nonostante sia stato breve è ricordato con molto affetto perché i suoi consigli lo confortarono molto soprattutto quando tornò a casa dai lager.

La prima e lunga sosta per tornare in Italia affrontata fu a Katowice, una città vicino a Cracovia sempre in Polonia. Qui Levi restò fino a che non finì la guerra cioè l’8 maggio 1945; in questa cittadina trova anche occupazione presso l’infermeria dove conobbe una giovane infermiera russa e diventò amico anche con un gruppetto di compaesani.

Fra essi c’era Cesare un italiano che proveniva dallo stesso campo di concentramento di Levi. Tra i due si instaurò una grande e profonda amicizia.

Levi e le altre persone italiane dopo questa breve sosta, decisero di partire prendendo un treno per Odessa, ma a causa di interruzione della rete ferroviaria furono inviati in Bielorussia.

Anche qui restarono per un breve tempo, fu qui però che Levi dovette salutare per sempre il suo amico greco che finalmente se ne ritornò nella sua terra natale. Anche i pochissimi italiani che poterono ritornare erano impaziente di rivedere la loro terra natale, ma li aspetterò un viaggio molto lungo a causa delle reti ferroviarie distrutte.

In breve Levi racconta queste brevi soste: la prima tappa fu le colline della Romania per poi passare in Ungheria, in Austria, in Germania e infine a Monaco dove in una scena straziante Levi ricorda il punto dal quale partì per il lager. Primo Levi arrivò in Italia il 19 ottobre 1945 precisamente a Torino senza dimenticare nessun momento di questa inspiegabile e ignobile tragedia quale fu l’Olocausto.

E’ un libro che di certo vi colpirà e che posso consigliare a chiunque di leggere. Basta un click sopra l’immagine.

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Circa Giovan Giuseppe Ferrandino

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