In Memoria è un componimento scritto da Giuseppe Ungaretti per ricordare il suo caro amico: Moammed Sceab; quest’ultimo come lo stesso autore emigrò, ma non riuscì mai a riconoscersi nella cultura di un paese.
Al contrario Ungaretti, soprattutto nella poesia I Fiumi, dopo essersi trasferito dal luogo in cui era nato (Alessandria d’Egitto) arrivò in Italia; qui, come disse lui stesso, si arruolò nell’esercito (per combattere la Prima Guerra Mondiale) come segno di “ringraziamento” verso gli italiani.
Ecco perciò: analisi, commento e riassunto della poesia In Memoria:
In Memoria – Testo
Locvizza il 30 settembre 1916.
Si chiamava
Moammed Sceab
Discendente
di emiri di nomadi
suicida
perché non aveva più
Patria
Amò la Francia
e mutò nome
Fu Marcel
ma non era Francese
e non sapeva più
vivere
nella tenda dei suoi
dove si ascolta la cantilena
del Corano
gustando un caffè
E non sapeva
sciogliere
il canto
del suo abbandono
L’ho accompagnato
insieme alla padrona dell’albergo
dove abitavamo
a Parigi
dal numero 5 della rue des Carmes
appassito vicolo in discesa.
Riposa
nel camposanto d’Ivry
sobborgo che pare
sempre
in una giornata
di una
decomposta fiera
E forse io solo
so ancora
che visse
In Memoria – Riassunto
In questo componimento Ungaretti vuole ricordare il suo amico Moammed Sceab che nel 1913 si suicidò a Parigi; nella capitale francese il poeta studiò e con una precisa collocazione geografica ricorda dove abitava l’amico.
Come lo stesso Ungaretti, Mohammed era un emigrato che purtroppo non seppe riconoscersi in nessuna patria, ciò rimarcato dal fatto che nessuno lo conosceva ed il ricordo è affidato solamente al poeta e quindi alla poesia che assume anche questa funzione.
Il componimento può essere suddiviso in due parti:
- nella prima: l’incipit è una breve presentazione delle generalità del compagno e delle origini probabilmente africane e di certo islamico. La terza strofa coincide con la descrizione della volontà di Moammed di riconoscersi in una patria, tanto che cambiò il suo nome in Marcel mutando così le proprie tradizioni; la condizione dell’amico è definita da una serie di formule negative che rimarcano l’incapacità di integrarsi.
- nella seconda: Ungaretti rievoca la triste scena del funerale in un piccolo paesaggio urbano; l’estrema precisione geografica stride con la vaghezza della descrizione delle sue origini, ma fondamentali sono le ultime strofe dove il poeta crea uno scambio tra natura e vita umana. Con l’ultima strofa invece Ungaretti affida alla poesia la funzione di eternare e ricordare per sempre il suo amico Moammed.
In memoria – Analisi
Tempi verbali. La prima parte del componimento viene scritta utilizzando il tempo passato, proseguendo invece con la rievocazione del funerale si ha un progressivo ritorno al presente.
Caratteristiche. E’ caratterizzato da versi brevi, scarnificazione della parola, isolamento ed estrema lentezza che ricordano una cerimonia funebre.
Temi. Seppur in questo testo non siano presenti temi quali la guerra, ricorrono comunque alcuni tratti dell’Allegria (la raccolta di opere di Ungaretti):
- il senso di estraneità;
- lo spaesamento;
- la perdita di identità.
Allo stesso tempo con questa poesia Ungaretti volle rappresentare una situazione reale: il difficile incontro-scontro di civiltà e tradizioni.
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