I Limoni - Eugenio Montale

I Limoni: riassunto, analisi e commento – Montale

I limoni è un componimento di Eugenio Montale, scritto nel 1922, che appartiene alla raccolta Ossi di Seppia.

Il titolo è semplice, ma non banale; infatti la figura di un frutto è utilizzata per raccontare le difficoltà dell’epoca vissute in prima persona, anche dallo stesso autore. Non è altro che un correlativo oggettivo. Un filo comune che unisce molte poesie di Montale è l’ambientazione: la riviera ligure.

Ecco il riassunto, analisi, commento e la ricerca delle figure retoriche del componimento “I Limoni” di Eugenio Montale.

I Limoni –  Riassunto e Analisi

Questo componimento rappresenta (ancora di più rispetto a Meriggiare Pallido e Assorto) la poetica di Eugenio Montale. Rifiuta le idee dannunziane (a cui fa esplicito riferimento) e ciò si manifesta attraverso la contrapposizione tra piante comuni e concrete, rispetto a quelle rare e tropicali d’annunziane.

Riassunto. Montale si trova immerso in un paesaggio ligure asciutto dove ci sono piante comuni e semplici, diverse da quelle celebrate dai poeti laureati.

In condizione miracolosa,di silenzio, di sospensione si ha l’impressione che sta per avvenire la rivelazione sul senso della vita da parte della natura, grazie all’uso dei sensi e ai limoni.

Si è vicini alla rivelazione, manca pochissimo, ma il momento magico si spezza: Montale viene riportato alla realtà grazie alla pioggia, la luce offuscata, le “cimase” (cioè i cornicioni dei palazzi) e capisce che ha perso definitivamente l’occasione. Però un giorno la comprensione sarà possibile grazie ad uno spiraglio, ma senza garantire che avverrà la rivelazione.

Analisi. Si tratta di versi senari ed endecasillabi. Il linguaggio non è troppo ricercato, tanto che sono presenti anche modi tipici del parlato.

Lo stile è prosastico e molto descrittivo, richiama i sensi. Gli ambienti e le cose celebrate sono semplici, comuni (per questo assomiglia a Pascoli). Anche in questa poesia (come Meriggiare Pallido e Assorto) è presente il correlativo oggettivo cioè il limone.

Allo stesso tempo è possibile riconoscere un personaggio ragionatore (come in Pirandello) e ciò caratterizza tutta la poetica del Novecento. A differenza del passato Montale non si ferma davanti a nulla e continua a cercare.

Una curiosità riguarda l’incipit della poesia: “Ascoltami”; allo stesso modo d’Annunzio esordiva nella suo componimento “La Pioggia nel Pineto”: “Taci”.

I Limoni –  Figure Retoriche

Sono presenti figure retoriche che rendono la sintassi complicata e ricercato l’aspetto fonico del componimento.

  • al verso 11-12 “le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall’azzurro” è una metafora
  • al verso 19 “tace la guerra” c’è una metafora
  • al verso 30 “Lo sguardo fruga” è una metafora
  • al verso seguente inoltre (“la mente indaga accorda disunisce”) c’è un’altra metafora; proprio in questo punto possiamo riconoscere il personaggio ragionatore che accennavamo poco sopra.

L’analisi del componimento “I Limoni” è terminata, continuate a seguirci su soloscuola.com; inoltre è disponibile un’apposita sezione dove trovare tutto riguardo le opere e la vita dell’autore Eugenio Montale.

Circa Giovan Giuseppe Ferrandino

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