Il complemento di unione viene spesso accorpato e studiato assieme al complemento di compagnia, ma perché?
Il motivo è che entrambi si riferiscono ad una situazione analoga con la differenza che il complemento di unione si utilizza quando ci si riferisce a qualcosa di inanimato mentre il complemento di compagnia per esseri animati come animali o persone.
Più avanti faremo qualche esempio per far sì che sia tutto più chiaro.
Complemento di unione: cosa indica e a quali domande risponde
I complementi in generale sono degli elementi eventuali della proposizione, questo significa che non sono indispensabili affinché la frase abbia un senso compiuto.
Quando però ci si ritrova dinanzi ad un complemento è importante capire di quale si tratta e cose indica. Come farlo? Vediamo nello specifico quello di unione.
Il complemento di unione indica la cosa insieme alla quale si compie o si subisce una determinata azione. Quello di compagnia, invece, esprime lo stesso concetto ma si utilizza quando l’azione si compie o si subisce con un essere animato come una persona o un animale.
Facciamo qualche esempio per rendere più semplice la differenza:
- Mio nonno arrivò con il cappello in mano. ( Compl. di unione)
- Nel pomeriggio andrò in piscina con Anna e Lucia. ( Compl. di compagnia)
Il complemento di unione è di tipo indiretto, questo significa che è preceduto da altri elementi e che non si lega direttamente al verbo.
Questi elementi possono essere delle preposizioni o delle locuzioni avverbiali. Quelle che generalmente compaiono con maggiore frequenza sono: con, insieme con, assieme a, unitamente a ed in compagnia di (per quanto riguarda il complemento di compagnia).
Ecco qualche frase con il complemento di unione:
- Ieri ho mangiato il pane con la crema di nocciole.
- Non mi piace il sugo con l’aggiunta di panna.
- Si è presentano al ristorante con un mazzo di girasoli.