Le insidie della lingua italiana sono davvero tante ed in questo articolo ci dedichiamo ad problema assai comune: la presenza (o meno) e la posizione della lettera q. Un esempio è il caso: taccuino, tacquino o taqquino.
In breve, come si scrive?
Qui su Soloscuola abbiamo dedicato diversi articoli ad alcuni dubbi riguardo il lessico italiano; partendo innanzitutto dal più “sbagliato” e cioè la questione: coscienza o coscenza?
Taccuino, tacquino o taqquino: qual è la forma corretta?
Il termine taccuino è oggi non utilizzatissimo, spesso si ricorre a termini più comuni come per esempio: blocco appunti; senza dimenticare inoltre, l’uso massiccio di termini inglesi, come: bloc notes.
In definitiva la parola corretta è: taccuino, di conseguenza non è assolutamente presente la lettera “q”.
Perchè? La questione è tutta attorno alla regola grammaticale “cu” o “qu” o “cq”; si tratta di una delle regole più ostiche per i bambini all’epoca delle scuole elementari.
La regola cu, qu o cq
La questione è davvero molto semplice ed anche piuttosto meccanica, quindi:
- nel caso la lettera -u sia seguita da una vocale, dovrai utilizzare la sillaba qu (un esempio? quaderno, quadro);
- se invece la -u è seguita da una consonante andremo ad utilizzare sillaba cu (esempio: cuscino).
Infine, l’altra regola a cui prima accennavamo è la sillaba cq; quando si utilizza? Si utilizza nella parola acqua e in tutti i suoi derivati.
Attenzione! Esistono a riguardo diverse eccezioni, come: scuola, evacuare ecc.
Taccuino, tacquino o taqquino: qualche esempio
Di certo può essere utile qualche esempio per memorizzare, vediamone alcuni:
- Ho scritto tutti gli appuntamenti per domani sul mio taccuino.
- Mi sono recato in cartolerie per acquistare un taccuino nuovo.
- Ho così tanti appuntamenti che ho riempito le pagine del mio taccuino.
Tutto chiaro? Ricorda che nel nostro sito puoi trovare tante altre questioni legate al lessico italiano.