“Soldati” è un componimento poetico scritto da Giuseppe Ungaretti nel 1918 pubblicato in due raccolte: nel 1919 in Allegria di naufragi e nel 1931 in L’allegria.
Vediamo insieme il significato della poesia, il contesto in cui si colloca e l’analisi metrica del brano.
Il commento a “Soldati”
Come può un componimento intitolato Soldati comparire in una raccolta poetica intitolata Allegria?
Per comprendere questa scelta dell’autore è fondamentale inserire la poesia nel contesto storico di riferimento.
Ci troviamo in Francia, precisamente nel bosco di Courton dove si sta combattendo la Battaglia di Bligny, nel 1918 ossia verso il termine della prima guerra mondiale.
Qui Ungaretti è in trincea, un’esperienza che segna profondamente la sua vita e di conseguenza la sua produzione letteraria, aprendo delle ferite che mai guariranno.
I temi più analizzati, narrati e sviscerati nelle opere composte in questo periodo parlano di dolore, di sofferenza, di senso di precarietà costante.
Non a caso in “Soldati” i militari vengono paragonati a foglie d’autunno, pronte a cadere repentinamente.
Ma questo, almeno ad Ungaretti, non accade. La Grande Guerra giunge al termine e lui è salvo.
Il sentimento che il poeta prova è quanto di più simile all’allegria, chiaramente contaminata dall’esperienza appena vissuta, ma di fatto lui è vivo ed è felice di questo.
In “Soldati” troviamo un parallelismo tra gli uomini durante il conflitto mondiale e le foglie d’autunno, entrambi in bilico tra la vita e la morte ed entrambi vulnerabili.
Le foglie sono vulnerabili al vento, basterebbe una folata o un soffio più o meno intenso per farle cadere. I soldati sono chiaramente vulnerabili alle armi dei loro nemici.
Ma il parallelismo uomini-foglie non è una novità: più volte, infatti, i poeti si sono serviti di questa similitudine per parlare della condizione umana.
Il “si sta” del v. 1 v sta ad indicare quanto sia diffuso questo malessere, questo modo di sentirsi, questa sensazione costante di caduta e non solo tra i soldati, bensì tra tutta la popolazione.
L’analisi metrica del brano
“Soldati” è un chiaro esempio di poesia ermetica, in cui è possibile apprezzare gli elementi caratterizzanti di questa corrente.
Da un punto di vista metrico, i versi sono frammentati, lo schema è decostruito.
Abbiamo infatti una sola strofa composta da quattro versi alternativamente quaternati e ternari che sommati a due a due, originano due settenari.
Il linguaggio adottato è lapidario, semplice ed essenziale il tutto accentuato dall’assenza di punteggiatura.
Le figure retoriche presenti sono:
- Enjambement: tra i vv. 1-2 “Si sta come/d’autunno”.
- Analogia: vv. 1-2-3-4 “Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie”.
- Similitudine: L’uomo sta sugli alberi come le foglie.
Un commento
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