Le regole grammaticali spesso sono molto insidiose e non ci permettono di afferrare al volo la loro coniugazione. Alcune parole restano ostiche quando dal singolare dobbiamo trasformarle al plurale. Cerchiamo di non cadere in questi tranelli.
Doccie o docce
Se scrivo doccie ed uso il correttore automatico, questo me lo segnala come errore. Se su Google cerco doccie non mi dice “forse cercavi docce”. Ha ragione il correttore automatico o Google? Scopriamo l’arcano.
Quale regola grammaticale va applicata
Per trasformare al plurale la parola doccia esiste una regola ben precisa. Tutte le parole che terminano in cia e gia formano il plurale secondo questo schema:
1. quando le due sillabe cia e gia sono precedute da vocale trasformano il loro plurale in cie e gie.
2. quando le due sillabe cia e gia sono precedute da consonante trasformano il loro plurale in ce e ge.
Per fare qualche esempio ciliegia (vocale) ciliegie. Doccia (consonante) docce.
A questo punto è giusto dire che grammaticamente parlando il giusto plurale di doccia è docce.
Perchè con i o senza i
Perchè la vocale o la consonante che precede decide il plurale della parola? Chi o cosa fa si che la i sparisca? La i si pronuncia o no? Nel singolare la vocale ha un suo peso fonetico. Quando la sillaba è preceduta da una consonante la vocale va a perdere il suo ruolo e per questo viene tolta.
Eccezione alla regola grammaticale vista
L’eccezione alla regola grammaticale appena vista, si ha nella formazione del plurale per tutte le parole che terminano in -ca e -ga, le quali si trasformano in -chi e -ghi, anche nel caso di sostantivi femminili.
Esempio: la parola cronaca diventa cronache.
Eccezione all’eccezione: “belga” sfugge a questa regola, costituendo l’unica eccezione. Il suo plurale è, infatti, “belgi” per il maschile e “belghe” per il femminile.
Italiano corretto
Scrivere correttamente in italiano è fondamentale. È il nostro biglietto da visita quando si partecipa a concorsi con prova scritta o quando si deve compilare il curriculum per essere assunti.
Qualche piccola regola è bene ricordarsela perché, anche se i dizionari cartacei o online possono essere di aiuto, a volte siamo soli. E quando siamo soli non deve emergere la nostra ignoranza ma, bensì, la nostra capacità di ricordarsi l’A B C grammaticale.