«Vuoi la frutta o il dolce?»; «E’ molto stressato quindi non disturbiamolo»; «Vado a letto perché sono stanco».
Cosa hanno in comune queste frasi? Apparentemente sembrano semplici frasi sconnesse, molto utilizzate nella vita quotidiana. Tuttavia, il comune denominatore di queste espressioni c’è: si tratta delle congiunzioni, parte del discorso indispensabili nelle conversazioni – scritte e parlate.
Talvolta sono utilizzate in modo scorretto oppure non se ne conoscono abbastanza, rischiando di imbattersi nel problema della ripetizione.
Proponiamo, di seguito, pertanto, una presentazione della regola grammaticale relativa alle congiunzioni e l’elenco completo da poter consultare in ogni occasione.
Le congiunzioni: cosa sono e a cosa servono?
“O”, “quindi”,”perché”, presenti nelle frasi sopracitate, sono congiunzioni. Si tratta di parti invariabili del discorso, ovvero di quelle parole che hanno sempre una struttura fissa: infatti, non si modificano in base al genere o al numero delle parole che reggono.
Le congiunzioni sono molto utili, anzi indispensabili, nel discorso quotidiano svolgendo una funzione di collegamento. Servono per mettere in relazione due elementi all’interno di una proposizione – è il caso di «vuoi la frutta o il dolce?» – oppure legare insieme due o più proposizioni all’interno di un periodo – «vado a letto perché sono stanco» è un ottimo esempio.
Elenco completo e dettagliato di congiunzioni
Di seguito, per completezza didattica, andremo a vedere insieme i diversi tipi di congiunzione in una lista ordinata e completa.
Coordinative: uniscono due o più elementi di una proposizione che hanno la stessa funzione oppure due o più proposizioni con lo stesso valore sintattico all’interno di un periodo.
Copulative: collegano due parole o proposizioni accostandole – e, anche, neanche, neppure, pure, inoltre
Disgiuntive: collegano due parole o proposizioni mettendole in alternativa – o, ovvero, ossia, oppure, altrimenti
Avversative: collegano due parole o proposizioni che si contrappongono – ma, però, tuttavia, anzi, bensì
Dichiarative: introducono una parola o una frase che spiegano ciò che è stato detto prima – infatti, cioè, ossia
Conclusive: collegano due parole o proposizioni di cui la seconda è una conseguenza – dunque, quindi, perciò
Correlative: collegano due parole o proposizioni in reciproca corrispondenza – e.. e, sia.. sia, o.. o
Subordinative: uniscono due proposizioni all’interno dello stesso periodo ponendo l’una alle dipendenze dell’altra.
Dichiarative: introducono un elemento che completa ciò che è espresso nella reggente – che, come
Temporali: introducono un circostanza temporale – quando, mentre, finché
Finali: introducono il fine o scopo dell’azione espressa dalla reggente – affinché, perché
Causali: introducono la causa o la ragione della situazione espressa dalla reggente – perché, poiché, siccome
Consecutive: introducono la conseguenza di quanto viene espresso nella reggente – così che, tanto che
Concessive: introducono la circostanza nonostante la quale avviene l’azione -sebbene, quantunque
Condizionali: introducono la condizione da cui dipende l’azione espressa nella reggente – se, purché, qualora
Interrogative: introducono una domanda – perché, come, se
Eccettuative: introducono la circostanza a parte la quale avviene quanto espresso nella reggente – fuorché, tranne che
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