Ecco il riassunto della novella La Giara di Luigi Pirandello
La giara è una novella di Luigi Pirandello inclusa nella raccolta Novelle per un anno; il racconto vede come protagonista un ricco possidente terriero (Don Lolò Zirafa) che lo vede partecipe in un’assurda scena che vede paradossalmente al centro “la giara”.
Ecco un breve riassunto La Giara ed una breve analisi di questa novella “pirandelliana” scritta nel 1906:
Riassunto La Giara – Luigi Pirandello
Protagonista de “La Giara” è un ricco e litigioso latifondista; l’uomo, Don Lolò Zirafa, non fa altro che sfruttare la propria ricchezza per sfidare in tribunale alcuni suoi acerrimi nemici tanto che il suo avvocato non lo sopporta più.
La compravendita di una gigantesca giara diventa per Zirafa un’ottima occasione per citare in giudizio alcuni suoi avversari. L’uomo acquista il recipiente per conservare l’olio appena raccolto, ma senza una precisa motivazione “la giara” viene scovata tutta rotta e spaccata in due. Il ricco uomo è su tutte le furie.
Ora a Zirafa non rimane che provvedere alla riparazione del recipiente, ma in paese esiste un solo artigiano abile a fare ciò: Zi’ Dima Licasi. Quest’ultimo è sicuro della sua invenzione: un mastice miracoloso in grado di ricomporre in tutti i suoi pezzi la giara. NO, è quanto risponde Zirafa; il ricco terriero vuole che l’artigiano ripari il recipiente attraverso dei punti di filo di ferro.
Anche se in disaccordo, l’artigiano è costretto ad obbedire: la mattina seguente procede all’intervento e Zi Dima si posiziona all’interno della giara senza pensare che però rimarrà incastrato al suo interno.
Zirafa recandosi dall’artigiano, lo vede incastrato e tra i due nasce subito una diatriba: Zi’ Dima vuole la sua ricompensa per il lavoro fatto, ma dall’altra parte Zirafa afferma che non vuole provvedere al pagamento della parcella poiché per liberare l’artigiano sarà necessario distruggere l’intera giara.
Il ricco signore si sente però costretto, per essere “pulito” davanti alla legge, a pagare l’artigiano; ma Zi’ Dima non ha intenzione di pagare nessun risarcimento. Ecco che entra in scena l’avvocato di Zi’ Dima, che gli ordina di liberare Zi’ Dima, poiché potrebbe rischiare di essere accusato di sequestro di persona.
La situazione raggiunge lo “stallo”, infatti l’artigiano si ostenta a non pagare ed addirittura preferisce rimanere imprigionato dentro la giara, qui infatti si diverte grazie anche a tutti i concittadini accorsi alla festa organizzata dall’artigiano.
Completamente arrabbiato Don Lolò Zirafa tira un fortissimo calcio alla giara che andrà a frantumarsi completamente contro un albero e Zi’ Dima sarà libero.
Analisi La Giara – Luigi Pirandello
Nella novella “La Giara” ritroviamo tutti i tratti caratteristici della poetica pirandelliana; il tema dell’assurdo, come in molte altre novelle, la novella non ha un “vero finale” poiché si giunge ad una circostanza ove risulta complesso capire chi abbia o meno ragione. Altro tema portante è quello della relatività, per cui nella vita non esiste un’unica realtà, e quello del caso.
Il racconto inoltre non presenta una reale contestualizzazione storica, seppur i nomi e le situazioni sembrano proprio rappresentare la Sicilia post-unitaria; tipici sono questi paesaggi soprattutto nelle prime opere di Pirandello riprendendo quanto Verga (e il Verismo) espresse nelle sue opere.
Per ultimo non dimentichiamo il tema della comicità e del tragico: entrambi in Pirandello si uniscono per creare il tragi-comico.
N.B. Esiste, come quasi tutte le novelle pirandelliane, una trasposizione teatrale della novella “La Giara”.
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