Quante volte ti ritrovi a scrivere la parola anche io, anch’io o anchio… ma uffa come si scrive?
Quando vuoi esprimere che una cosa, un sentimento, un fatto ti accomuna ad un’altra persona questo termine è il più appropriato ma, spesso, può capitare di entrare in crisi nera quando lo si deve scrivere.
C’è poco da fare, la lingua parlata in molti casi può mettere davvero in crisi anche gli scrittori in erba più talentuosi.
Ma allora qual è la forma corretta? Dopo aver esaminato il caso di “d’accordo e daccordo” siamo pronti per affrontare anche questa sfida.
Anche io, anch’io o anchio: la regola di base
Partiamo dal presupposto che la lingua italiana ha delle regole grammaticali di base imprescindibili.
Ci sono, poi, delle rare eccezioni che sono comunque molto ristrette e vanno praticamente imparate a memoria.
Andando ad esaminare questo caso che ci troviamo di fronte in questa situazione:
- anche io. È la forma grammaticalmente più corretta;
- anch’io. Anche questa forma è corretta ma usata per dialoghi più informali;
- anchio. In ogni caso è un grave errore ortografico.
Ora che abbiamo compreso che si deve restringere il campo a anche io e anch’io cerchiamo di comprendere un pò meglio quello che sta dietro al tutto.
Come puoi notare, la parola in questione, è formata a sua volta da due parole: anche e io.
La prima parola termina con vocale, come la seconda invece inizia anch’essa con vocale.
In questi casi è possibile fare un’elisione, ovvero far cadere la vocale finale della prima parola per mettere poi l’apostrofo. Ecco che ne esce fuori “anch’io“.
Bisogna anche dire, però, che la forma “anche io” non è affatta errata in quanto l’elisione si rende obbligatoria solo nei casi in cui la pronuncia diventa molto difficile. E non è questo il caso.
Ed allora che fare?
Diciamo che tutto dipende molto dallo stile che vuoi adottare.
Entrambe le forme anche io ed anch’io sono corrette.
Per i discorsi formali è magari meglio optare per la forma anche io che dà maggiore importanza al significato e permette una piccola sospensione.
Per i discorsi informali, invece, si può scrivere anch’io così da rendere la lettura più scorrevole e veloce.
Anche io, anch’io o anchio: qualche esempio
Mettiamo sul campo tutto quello che abbiamo imparato così da rendere tutto più facile e comprensibile:
- Anch’io amo molto giocare con te.
- Volevo farle notare che anche io preferirei la seconda opzione.
- Anch’io ho tanta fame.
- A dire la verità anche io preferirei andarmene.